LA TOSSE, fastidioso disturbo.

La tosse costituisce normalmente un meccanismo di difesa del nostro organismo per espellere dalle vie aeree secrezioni in eccesso e materiale estraneo come polvere, fumo, smog, pollini ecc.

Tuttavia quando assume carattere continuo e violento la tosse  diviene un sintomo estremamente fastidioso in grado di compromettere seriamente la vita di relazione.

Indipendentemente dalla causa, la tosse può essere un atto volontario o riflesso. Come riflesso presuppone la presenza di recettori (zone sensibili a stimoli scatenanti), che sono presenti in tutto l’albero tracheo-bronchiale, ed in misura minore nell’orecchio, seni paranasali, pleura, diaframma, pericardio, faringe, laringe ed esofago.

Di conseguenza non è raro osservare la presenza di tosse anche in corso di patologie non respiratorie (come il reflusso gastro-esofageo, lo scompenso cardiaco, la rinorrea posteriore, ecc). La tosse risulta al terzo posto tra le cause che inducono un paziente a consultare il medico. Il consumo di farmaci anti-tosse è alto in tutto il mondo sia per gli adulti che per i bambini, ad esempio negli Stati Uniti, circa un bambino su 10 utilizza un farmaco anti-tosse alla settimana.

Dai recettori parte lo stimolo attraverso una serie di nervi (tra cui il più importante è il nervo vago) che arriva al centro della tosse nel bulbo (o midollo allungato, cioè la porzione inferiore del troco cerebrale). Da qui prende il via una successione automatica di eventi che agiscono sui muscoli che inducono la tosse. I recettori della tosse sono polimodali, cioè rispondono a stimoli di varia natura che li raggiungono sia per inalazione (ad es. polveri, allergeni), sia per aspirazione (ad es. contenuto gastrico) o per stimoli meccanici: polvere, corpi estranei, chimici: gas, fumi, smog, variazioni di pH; termici: aria molto calda o molto fredda o molto secca; infiammatori: iperemia (arrossamento), edema, ulcerazione, granulomi, essudati; psichici: riflessi stereotipati inconsapevoli (“tic”) o volontari (ansia, richiesta di attenzione, disagio).

La suddivisione classica della tosse è in base alla durata, si distingue in acuta della durata non superiore alle 3 settimane e cronica quando persiste per più di 8 settimane, ed è uno dei motivi più frequenti di richiesta di visita ORL. La tosse acuta si manifesta in genere con tosse persistente dovuta ad irritazione delle vie aeree superori per infezioni virali o batteriche o altre cause come ad esempio: pertosse, morbillo, riacutizzazione di bronchite cronica, rinite allergica o da irritanti ambientali. Mentre la tosse cronica è dovuta a molteplici cause come: forme post-infettive a lenta risoluzione, al fumo di tabacco, al gocciolamento retro nasale (Post Nasal Drip Syndrome), asma bronchiale, reflusso gastro-esofageo, bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, cardiopatia congestizia, farmaci o alimenti, ecc.

Un discorso a parte merita la tosse idiopatica (senza causa apparente) che nasce da una iper-reattività legata ad un difetto di regolazione dell’arco riflesso tussigeno per abbassamento di soglia dei recettori (cioè i recettori tussigeni presentano una maggiore sensibilità e rispondono a bassi valori di stimolo). Estremamente rara è la tosse, infine, da corpo estraneo nel condotto uditivo o da otite esterna. Decisamente più noto è il riflesso di Arnold: tosse scaturita da un corpo estraneo (ad esempio un cotton fioc) nel condotto uditivo esterno. È importante ricordare che oltre l’80% dei casi di tosse cronica è ascrivibile a tre patologie compresenti (anche se ognuna con gravità variabile): gocciolamento retronasale, reflusso gastroesofageo (RGE), asma.

Quindi le indagini necessarie per una corretta diagnosi sono: visita otorinolaringoiatrica completa (orecchio, naso e gola), Radiografia e/o TC torace, TC massiccio facciale (per evidenziare eventuale sinusite), spirometria, test della metacolina (per diagnosticare la presenza di asma), eventuali test allergologici, pep test (metodica diagnostica innovativa per individuare in modo semplice e rapido un reflusso del succo gastrico in modo non invasivo ed indipendente dal pH).

La terapia consiste naturalmente nel curare la causa primaria (sinusite, esofagite da reflusso, asma ecc.) coadiuvata da farmaci sedativi della tosse di tipo centrale o periferico, almeno per il tempo necessario a che la terapia primaria abbia effetto.